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Coronavirus e la privacy

Vogliamo parlare di un argomento delicato e importante come quello del coronavirus, anzi del Sars-CoV-2. Non ci azzardiamo a parlare del virus in sé o di eventuali provvedimenti da prendere o meno. Per aggiornamenti seri, costanti e senza clickbait vi consigliamo ad esempio il sito creato e curato, tra gli altri, da Roberto Burioni. Medicalfacts.it oppure, più semplicemente, affidarsi ai comunicati ufficiali del Ministero della Salute. Segnaliamo anche una interessante raccolta di Internazionale chiamata cosa leggere sul coronavirus. Vogliamo invece provare a concentrarci su coronavirus e la privacy.

Coronavirus e privacy

Faremo quindi una piccola raccolta di notizie che riguardano il coronavirus e la privacy. Vista la gestione autoritaria da parte della Cina, ci sono alcuni aspetti della vicenda che rimangono un po’ inquietanti nonostante ci siano tutte le caratteristiche per la necessità di una gestione di emergenza. Anzi, forse è proprio in queste occasioni interessante vedere come vengono gestite le cose.

Questo articolo ad esempio dice che forse la Cina stia un po’ giustificando la sorveglianza di massa con la scusa del coronavirus come ad esempio applicazioni governative che vi segnalano se quello di fianco a voi potrebbe essere contagioso.

Coronavirus e privacy, un’app per controllarli tutti

Un’altra storia che ci viene in mente, e lo riporta Wired, è un progetto in corso tra Tencent ed Alibaba. Due colossi tech cinesi. L’obiettivo finale è quello di identificare e monitorare i viaggi e le condizioni di salute del cittadino per dargli, grazie ad un algoritmo, un semaforo verde, giallo o rosso per gli spostamenti. È sicuramente un modo interessante ed intelligente per monitorare la popolazione ed eventuali contagi in una situazione di reale pericolo come quella cinese. Ma allo stesso tempo non si può ignorare l’inquietudine che si può provare nel leggere notizie simili e nell’essere costantemente tracciati da aziende private che decidano poi, in base ad algoritmi, se siamo liberi di andare in giro o meno.

La ABCNews, inoltre, ci segnala un video dove un drone cinese sarebbe andato in giro per monitorare chi gironzolava senza mascherina intimandogli di rimanere a casa.

Siamo contenti di vivere in uno Stato democratico all’interno della UE dove esiste ad esempio il contact tracking. Un metodo svolto dalle autorità sanitarie per individuare i contagiati ed arrestare il focolaio. Ne parla Wired in questo interessante approfondimento.

Coronavirus, clickbait e fake news

Ci sono poi svariati clickbait e vere proprie fake news che hanno alimentato la psicosi. Oltre purtroppo a del vero e proprio sciacallaggio (o peggio) prontamente denunciati alla Federconsumatori. Sempre su Wired, invece, è possibile trovare una raccolta di bufale sul coronavirus.

Le ultime notizie che vogliamo riassumere sul coronavirus e privacy riguardano proprio la privacy personale. Aldilà delle follie collettive dove si scopre anche che la gente ha smesso di andare nei ristoranti cinesi (e qui) tutto questo è anche un pericolo per la propria privacy in quanto spesso alcune persone sono state prese di mira per motivi davvero poco nobili.

Leggiamo articoli che auspicano, sostanzialmente, ad una temporanea sospensione della privacy in nome della emergenza. Sinceramente a noi questo spaventa un po’. Ricordiamoci sempre che le emergenze possono essere create ad hoc (sappiamo bene che non è questo il caso) e sappiamo anche che dopo aver allentato un po’ la corda è molto più difficile tornare alla situazione precedente.

Facciamo quindi respiri profondi e affidiamoci alle parole della comunità scientifica. Il consiglio è sempre quello di diffidare da politici che hanno la soluzione in tasca.

Se sei interessato ad altre notizie commentate da noi potrebbe interessarti la nostra sezione News. Oppure potresti dare un occhio alla nostra raccolta di esempi pratici sulla privacy.

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