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Cittadino Medio

Come sapete ci occupiamo principalmente di alternative (nomen omen). Il nostro obiettivo finale però è aumentare il più possibile la consapevolezza di tutti sulla privacy online e sulla tecnologia. Non per niente abbiamo inventato il tag esempi pratici. Per questo motivo vi abbiamo suggerito in passato addirittura alternative a LeAlternative.net. Ci piace poi ogni tanto parlarvi di progetti che apprezziamo e che, a nostro parere, viaggiano sulla nostra stessa lunghezza d’onda. Il progetto Cittadino medio sembra essere uno di questi.

È un progetto molto carino, ben studiato e nato da pochissimo. Citiamo dal loro sito: “Il nostro (ambizioso) obiettivo è stimolare il dibattito e sensibilizzare a tematiche che crediamo essere fondamentali per la tutela delle nostre libertà civili, politiche e democratiche.“.

Dispensano infatti una sfilza di pillole di saggezza per quanto riguarda la privacy, la cybersecurity e l’anonimato in rete. Le pillole partono da un presupposto comune: “cosa fa normalmente un cittadino medio riguardo un determinato argomento tecnologico?”.

Cittadino Medio online

Per ogni pillola c’è poi la spiegazione del perché quel determinato comportamento è sbagliato o pericoloso e come poterlo migliorare.

Facciamo subito un esempio per farvi capire meglio:

Il cittadino medio non sa che può usare una piattaforma libera e gratuita alternativa a Microsoft Office.

Esistono alternative FLOSS –Free Libre Open Source Software– per quasi tutte le esigenze. Ad esempio, potete usare liberamente la suite LibreOffice che offre funzionalità analoghe ma non ha costi né vincoli dovuti a licenze d’uso proprietarie.

Tra i vantaggi di questa soluzione, oltre a non avere costi di licenza, c’è la possibilità di leggere e salvare i documenti in una grande varietà di formati anche proprietari.

L’importanza della sicurezza online

Ci sono poi anche consigli sulla sicurezza online come ad esempio la pillola sulla password del proprio wireless (ne parleremo più avanti anche noi):

Il cittadino medio non ha impostato una password sicura per la propria wifi di casa.

Una tecnica di attacco conosciuta come wardriving consiste nell’andare in giro alla ricerca di reti wifi aperte o, comunque, con protezioni deboli (es. WEP). Una volta individuate, le reti vengono attaccate oppure utilizzate per compiere attacchi verso altri nodi su Internet, all’insaputa del proprietario.

La responsabilità per eventuali utilizzi indebiti, però, a meno che non si riesca a dimostrare il contrario (e non è certo facile, soprattutto per le connessioni casalinghe), è dell’intestatario della linea.

Consigliamo pertanto di configurare una protezione adeguata (almeno WPA2) e una password di connessione al WiFi casalingo adeguatamente sicura.

Non siete convinti? Date uno sguardo a WiGLE

E via così per una serie di pillole interessanti e curiose.

Il sito ci piace perché è semplice, senza traccianti e senza pixel di tracciamento nascosti1. Non utilizza cookie ed è davvero di rapida consultazione, ci sembra un lavoro ben fatto e soprattutto ben pensato.

Un altro sito simile a questo di cui abbiamo parlato recentemente simile a questo è: Quit Social Media.

Notiamo con piacere che inizia ad esserci fermento in rete su questo argomento. Vengono finalmente fuori anche in Italia tanti progetti interessanti tutti con un obiettivo comune: aiutare le persone ad avere maggiore consapevolezza su internet.

Siamo sempre molto lieti di condividere con voi queste nuove scoperte soprattutto se italiane e libere da traccianti e pubblicità.

Che ne pensate? Vi aspettiamo sul nostro subreddit, sul nostro gruppo Telegram o nella nostra stanza Matrix per discuterne!

  1. Analisi su Phantom Analyzer []

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