Torniamo nuovamente a parlare di browser per Android. Dopo avervi consigliato l’utilizzo di DuckDuckGo Privacy Browser, Privacy Browser, Fennec, Firefox Focus e il mitico Bromite. Oggi è il turno di un altro browser open source1 chiamato Kiwi Browser.
Ne parliamo per diversi motivi. Uno di questi è il fatto che fino all’anno scorso non era un browser con codice aperto, dunque ci sono ancora molte persone che magari hanno letto vecchi articoli e credono che non lo sia. Il codice invece è stato rilasciato ed è disponibile su GitHub da diversi mesi.
Indice dei contenuti
Kiwi Browser
Kiwi Browser è un discreto browser per Android, con i suoi pregi ed alcuni difetti. Partiamo con il dire che il browser non contiene nessun tracciante né proprietario né di terze parti. All’interno della loro privacy policy2 infatti scrivono:
No SDK for analytics are installed in the application.
Privacy policy di Kiwi Browser
Location of the user is not collected and is not sold to third-party.Browsing activity is not collected.
Questo ci viene confermato anche dall’analisi di Exodus Privacy3 e dal nostro controllo4 effettuato con TrackerControl.
Questo video è servito grazie alla piattaforma decentralizzata e open source PeerTube, attraverso una delle istanze italiane: PeerTube.uno. PeerTube non raccoglie dati di alcun tipo e non utilizza cookie.
Molti pregi e alcuni difetti
Un altro indubbio pregio è che permette l’installazione di estensioni, una qualità davvero rara nei browser basati su Chromium. Supporta anche la Night Mode e permette di avere la barra di navigazione in basso al posto che in alto, molto comoda per gli smartphone molto grossi e difficili da tenere in mano.
Kiwi Browser ha anche un buon adblock integrato, disattivato però di default. Dunque se volete eliminare le pubblicità andate in Impostazioni → Annunci e attivatelo.
È, infine, un browser europeo prodotto e sviluppato in Estonia2.
I punti di forza sono dunque molti come vedete, non è quindi un browser da sottovalutare.
Una delle critiche che ci viene da fare è che appena installato richiede molte connessioni a siti terzi come Amazon, Google, Facebook e Instagram. Questo accade perché nella home principale vengono inseriti diversi preferiti che vengono contattati ogni volta che si apre il browser. Il nostro consiglio dunque, appena si installa Kiwi Browser, è quello di eliminare tutti i siti che vedete nella lista.
Come guadagna Kiwi Browser?
Una domanda molto importante è: ma come guadagna Kiwi Browser?
Stando alla loro privacy policy guadagnano solo attraverso l’affiliazione con i motori di ricerca raccomandati2. Al momento della nostra installazione il motore di ricerca predefinito e raccomandato era Yahoo!. Questo significa che se lo lasciassimo attivo i suoi sviluppatori guadagnerebbero qualcosa dalle nostre ricerche.
Insomma è un browser per Android molto interessante, sembra sulla buona strada e se vi trovate bene può essere sicuramente un buon sostituito di Chrome.
- Codice sorgente su GitHub [↩]
- Privacy Policy [↩] [↩] [↩]
- Rapporto Exodus Privacy [↩]
- Analisi TrackerControl [↩]
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